Sìlarus

rassegna bimestrale di cultura

fondata da Italo Rocco

In occasione della giornata mondiale della poesia, intesa come mezzo di trasmissione della memoria, su iniziativa del Comune, Battipaglia ha tributato un commosso omaggio alla memoria del suo poeta Italo Rocco. In una sala grenita all'inverosimile tra amici di un tempo andato e nuove generazioni, la celebrazione, coordinata dalla delegata alla cultura dell'Amministrazione Comunale, Gabriella Pastorino, ha visto l'esordio con la recita della lirica "Il sogno dell'ignoto scultore di Velia", alla melodie delle note della pianista Sara Germanotta e l'interpretazione di Margherita Amato e Giovanni Germano. L'intervallo delle note e dei versi ha connotato l'iniziativa di una particolare dolcezza e serenità, destando l'assorta attenzione del folto uditorio.

La prima cittadina, dott.ssa Cecilia Francese ha recato il saluto di benvenuto, a nome della cittadina che Italo Rocco adottò come seconda terra natale allorchè nel 1942 sposò Aurora Galdi, sottolineando come le tracce della sua missione civile e culturale siano ancora presenti nella comunità battipagliese e come abbia portato in Italia e nel mondo il nome della cittadina.

Le testimonianze hanno avuto il pregio di dare palpito all'azione insonne ed entusiastica di Italo Rocco sino all'ultimo respiro quando era alle prese con la terza raccolta di liriche ed il numero 207 della rivista di cultura da lui fondata "SILARUS".

Alfonso Andria ha ricordato la vicinanza alle iniziative culturali di Italo Rocco nel suo primo periodo di presidenza dell'Amministrazione Provinciale, che aveva già superato il respiro localistico per diventare un cenacolo di cultura, pronto ad incoraggiare e lanciare nell'agone letteraria giovani emergenti e di come ha continuato a seguire in veste istituzionali e non l'azione proseguita ancora oggi dai figli che hanno raccolto l'eredità paterna sia con la rivista che con l'organizzazione del Premio letterario di poesia, narrativa e saggistica, che si prepara per il 2018 a festeggiare le nozze d'oro.

Alberto Granese, docente universitario di italianistica ha evidenziato il rapporto tra il mondo culturale accademico e la produzione di Italo Rocco, sia attraverso la realizzazione degli "INDICI" della rivista, che consentono di conoscere tutti i contributi critici sui vari Autori ospitati da "Silarus" sino al numero 254, nonchè lo studio e l'analisi delle liriche con l'assegnazione, lo svolgimento e la discussione di specifiche tesi di laurea. Scendendo nello specifico della poesia di Italo Rocco ha definito il vate battipagliese continuatore della cultura del primo novecento con un attenzione particolare all'uomo, tema centrale della sua poetica.

Annalisa Giancarlo, docente della Scuola Media "Salvemini" di Battipaglia, laureatasi con una tesi sulla poesia di Italo Rocco, ha ricordato come venne in contatto con il poeta, ponendo in risalto l'attualità del suo messaggio verso i giovani; ha infatti dato lettura di tre giudizi espressi dai suoi allievi sulla poesia "I giovani sono migliori di noi". Ha regalato una copia della tesi alla sindaca perchè si faccia promotrice di un progetto per far conoscere in tutte le scuole di Battipaglia le liriche di Rocco.

L'avv. Enrico Giovine ha scavato nei ricordi bellici per ricordare l'impegno politico nella fondazione della Democrazia Cristiana, sottolineando come fosse un precursore di eventi futuri allorchè nel primo Comitato Provinciale su sette delegati portò due donne (una rarità assoluta per quei tempi!), oltre quello dell'Azione Cattolica, allorchè, assistente spirituale mons. Guido Terranova, il vescovo dell'epoca, mons. Demetrio Moscati lo chiamò alla presidenza della Giunta diocesana. Non ha voluto mancare di sottolineare la nascita in un paesino degli Alburni, Ottati, di cui, oltre ai ricordi di infanzia, sempre vivi nelle sue poesie, ha mantenuto valori semplici e veri.

Mario Mello, docente universitario di storia,ha ricordato il travolgente entusiasmo dell'incontro avvenuto nella scuola media di Capaccio, dove,giovane assistente si era recato a rilevare la fidanzata ,che ivi insegnava. Da quell'incontro occasionale accanto alle vestigia della Magna Grecia si è sviluppata una frequentazione umana, di cui conserva indelebili i tratti, con un'azione diretta verso le giovani generazioni, gli alunni delle scuole della provincia, che lo hanno avuto come faro del sapere (Capaccio, Trentinara, Paestum, Mercato Cilento, Perdifumo, Teggiano). L'ars poetica del Rocco si riassume in "umanità e poesia" ed apre, col retaggio del passato, al futuro con visione ottimistica.

Prima della chiusura con il testamento spirituale di Italo Rocco "Il canto dell'umanità" salutato da scroscianti applausi, a nome della famiglia Lorenza che oggi dirige la rivista "Silarus" ha ringraziato i presenti per l'affetto dimostrato all'uomo e l'attenzione alla sua produzione poetica.