Sìlarus
rassegna bimestrale di cultura
fondata da Italo Rocco
L'eredità di Italo Rocco
Originalmente fu un giornale scolastico, con il titolo La voix de l'Ecole (˝La voce della scuola”), fondata a Paestum nel 1961 ad opera del Professor Italo Rocco, poeta ed umanista di notevole talento che, con la sua creatura, riuscí a diffondere opere di personaggi noti della cultura, iniziata per far conoscere in campo nazionale ed internazionale artisti, poeti e scrittori emergenti. Cambiato il nome con Sílarus eleva i suoi contenuti culturali e nello stesso tempo sottolinea l’attrazione verso l’antichità, prendendo il nome latino del fiume Sele. È una rivista che da più di quindici anni fino ad oggi continua ad essere stabile sulla tavolozza delle periodiche italiane. La sua fortuna rimane perenne, grazie allo spirito del fondatore e la sua splendida famiglia, che contribuiscono sempre al motivo della sua realizzazione, che non può essere altro che l’intenzione di ogni vero letterato: nel nostro presente fugace, dove i valori scemano sempre di più, conservare e trasferire il valore infinito dell'umanesimo. Creato al creatore, le opere sopravvivono all’uomo. In questo caso la rivista è la memoria "più duratura del bronzo”. La vita umana è breve, la poesia invece resta eterna. La testimonianza è evidente, se solo si pensa che una rivista di cultura solenne, oggi purtroppo non è spesso destinata a lunga vita. Unitamente con il Premio Sílarus rappresenta un fenomeno culturale importantissimo in Italia. È eccezionale non solo perché presenta una sintesi unica dei generi e geni, ma anche perché può essere considerato il mezzo mediante il quale l’uomo può tornare ai valori eterni: al piecere del leggere, ed al libro. E quando si tratta di ricerca dei classici, il lettore si rivolge spesso ai libri di autori italiani. Ho incontrato il periodico prestigioso in merito alle mie ricerche letterarie, preparandomi all’ingresso nella scuola dottorale di italianistica. Sono contentissima e gratissima di poter collaborare ad essa, e con tale collaborazione anche distribuirla nell’ambiente universitario-letterario di Ungheria. Vale a menzionare, che nella nostra Biblioteca Nazionale di Letterature Straniere a Budapest, è già presente una raccolta della rivista Sílarus, quindi è raggiungibile anche più ampiamente, a delizia dei dilettanti amici ungheresi di italianistica.
Jakab-Zalànffy Eszter